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Le vaccinazioni del gatto, quando e come farle, in cosa consistono e perché sono importanti

Le vaccinazioni del gatto, quando e come farle, in cosa consistono e perché sono importanti

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  Gatto Veterinario

Vaccinazioni del gatto, quando e come farle? In questa piccola guida approfondiremo l'importanza cruciale della vaccinazione nella salute del gatto. 

Per ogni gatto, il vaccino rappresenta molto più che un trattamento medicale: è, infatti, alla base di una lunga vita di benessere.

Ancora oggi, nonostante i passi da gigante della medicina veterinaria, esistono malattie del gatto letali e incurabili.

A scatenarle sono microrganismi patogeni molto resistenti che possono colpire indistintamente tutti i gatti, anche quelli che non escono mai di casa.

Oltre a causare al gatto molte sofferenze, queste infezioni hanno quasi sempre un esito mortale.

Cosa fare, quindi, per proteggere il gatto dai rischi di un contagio?

Semplice: basta portarlo dal veterinario e sottoporlo al necessario iter vaccinale, rispettandone rigorosamente tempi e modalità

Dopo la mamma ci pensa il vaccino

Appena nato, il gatto cucciolo può contare su una protezione formidabile: il latte materno. Tale alimento, infatti, contiene tutti gli anticorpi che servono al gattino per difendersi da virus e batteri. 

Terminata la fase dell'allattamento, il sistema immunitario del gattino resta privo della principale fonte di sostegno. Il vaccino prosegue quindi l'attività immunizzante del latte materno.

Ecco perché l'età ideale per vaccinare il gatto parte dalle 8-12 settimane, periodo che solitamente coincide con l'inizio dello svezzamento.

Ma in cosa consiste, esattamente, la vaccinazione del gatto?

Prima di tutto occorre distinguere fra due categorie di vaccini: quelli obbligatori (o "core") e quelli facoltativi.

Al primo gruppo appartengono i vaccini che compongono la "vaccinazione trivalente", ovvero Rinotracheite (herpes virus), Calicivirosi (calici virus) e Panleucopenia (gastroenterite virale felina). 

Queste vaccinazioni sono obbligatorie perché immunizzano il gatto contro le tre malattie infettive in assoluto più gravi, contagiose e dolorose.

Si tratta di patologie che non possono essere curate: la prevenzione attraverso il vaccino è attualmente l'unico sistema valido per combatterle. 

La "trivalente" viene eseguita inizialmente in due fasi, a distanza di 15-20 giorni una dall'altra. Dopodichè, questa vaccinazione obbligatoria verrà ripetuta una volta all'anno ad una scadenza prefissata (richiamo).

Rispettare scrupolosamente le scadenze dei richiami è fondamentale affinchè ogni vaccino mantenga la sua piena efficacia.

Al momento della prima vaccinazione del gatto, il veterinario rilascia un apposito libretto delle vaccinazioni. In questo documento vengono annotati tutti i vaccini effettuati e le scadenze dei successivi richiami. 

Altre profilassi possono essere consigliate dal veterinario in circostanze particolari: sono i cosiddetti vaccini non obbligatori.

Tra queste vaccinazioni facoltative del gatto si segnalano la FeLV (leucemia felina), la FIP (peritonite infettiva) e la Clamidiosi.

Un discorso a parte riguarda l'antirabbica, vaccinazione normalmente non obbligatoria che però è requisito indispensabile per il rilascio di alcuni documenti, come il Passaporto Europeo per gatti.

Proteggere la sua vita con un semplice gesto

Il vaccino è un gesto d'amore semplice ma di enorme portata, grazie al quale possiamo assicurare ai nostri gatti una vita sana, piena e gioiosa. 

Per questo è fondamentale vaccinare il gatto anche se vive esclusivamente in casa e senza alcun contatto con altri suoi simili. 

I microrganismi responsabili di queste malattie, infatti, sopravvivono a lungo nell'ambiente e si diffondono attraverso molteplici canali: possono quindi raggiungere anche il gatto domestico.

Questa è la motivazione per cui i vaccini "core" sono obbligatori per tutti i gatti, anche per quelli che non frequentano gli spazi esterni.

Non sono solo i gattini ad aver bisogno della protezione del vaccino: le malattie infettive più gravi, infatti, possono colpire il gatto ad ogni età e con qualsiasi condizione fisica.

I vaccini di base e i relativi richiami, quindi, vanno eseguiti con regolarità anche sui gatti adulti e anziani. 

Ricorda sempre che le vaccinazioni del gatto sono procedure veterinarie e, che come tali, sono di esclusiva competenza di un veterinario iscritto all'Albo.

Solo il veterinario, infatti, è in grado di vaccinare il tuo gatto in modo corretto ed efficace, evitando ogni possibile effetto collaterale.

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  •  Commenti ( 7 )
Serena
 Serena
La ringrazio veramente tanto per il tempo che mi ha dedicato. Saluti
Fabio
 Fabio
Buongiorno. Senza escludere una diretta dipendenza dalla vaccinazione (cosa estremamente rara ma non impossibile) in alternativa è possibile pensare a un problema cardiaco improvviso scatenato dallo stress della visita. Purtroppo spesso i gatti nascondono patologie cardiache anche serie che possono però scatenarsi in situazioni stressanti. Purtroppo molto più non si può dire in base ai dati che ho. Le rinnovo la mia vicinanza per la sua terribile perdita. Cordiali saluti
Serena
 Serena
Un po’ sì, nel trasportino non voleva mai stare.
Fabio
 Fabio
Una cosa molto strana ma per caso il gatto si era molto agitato?
Serena
 Serena
Buonasera, purtroppo erano passati 5 -10 minuti, ha fatto un lamento strano ma pensavo che era dovuto ,come sempre del resto , al fatto che non voleva stare nel trasportino ; anche il per il veterinario era così dato che ero ancora lì. Prima di procedere al vaccino è stato visitato ma non hanno riscontrato niente; anche per me stava bene e invece. Il gatto aveva 5 anni viveva in appartamento e non era la prima volta che veniva vaccinato. Grazie mille per la risposta
Fabio
 Fabio
Gentile Serena. Mi dispiace tantissimo per la sua perdita, so quanto sia dura la situazione specialmente se improvvisa. Per quanto riguarda la causa di una morte improvvisa è un po' difficile dare una risposta, dipende da tanti fattori (età, stato di salute , ecc..). Intanto ci vuole un nesso temporale, se il vaccino è stato fatto nell'arco di una-due ore possiamo ragionarci, se invece è stata fatta molte ore prima a addirittura giorni è molto difficile che le cose siano correlate. Dipende poi dalle modalità del decesso,considerando che per morte improvvisa intendiamo un decesso improvviso in un gatto apparentemente sano, non preceduta da nessun tipo di sintomi e di cui quindi, non possiamo cercare di spiegare la genesi. Nel caso in cui si siano invece presentati dei sintomi è importante conoscerli per capire la possibile causa Se mi vuole dare più informazioni su come si è evoluta la situazione potrei forse dirle qualcosa in più. Relativamente al rischio vaccinale la principale problematica è l'insorgenza di una reazione allergica. Si tratta di un evento raro e generalmente è limitato alla comparsa di ponfi cutanei (bozzi sulla pelle) e/o gonfiori in altre parti del corpo ed è risolvibile con un trattamento cortisonico. Si può manifestare nell'arco di un'ora dall'iniezione. In casi molto rari può subentrare uno shock anafilattico , in questo caso i sintomi sono tanti, difficoltà a respirare, vomito, diarrea, salivazione abbondante, incoordinazione dei movimenti , mucose pallide e fredde. Anche in questo caso parliamo di reazioni che insorgono nel giro di pochi minuti dall'esposizione alla sostanza allergizzante (nel caso il vaccino ma può dipendere da tante altre possibili cause) e l'esito, se non si interviene prontamente, può essere letale. Cordiali saluti
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